martedì 8 febbraio 2011

L'emozione di un istante


In attesa del catalogo del Concorso di Fotografia 2010, attualmente in fase di stampa e che (come tradizione anche per il concorso di pittura) verrà distribuito prima della Pasqua, anticipiamo il brano di presentazione realizzato da Giacomo in rappresentanza della nostra Associazione. 
Alleghiamo anche una bozza provvisoria di copertina ove si utilizza una delle foto fuori concorso fornite dalla vincitrice Catia Bigi.


"L'emozione di un istante.

Manifestazioni fotografiche non sono una novità a Fighille. Anche se il nome del nostro paese è legato a doppio filo alla pittura, grazie alla lunga tradizione del Premio Nazionale di Pittura, non sono mancate in passato rassegne dedicate alla fotografia: ricordiamo le mostre di Aldo Cari (2002), Alberto Gori (2003), Mario Lepri (2004), Beppe Cecchetti (2005), Roberta Gori e Leonardo Locchi (2007).
Ma mai finora si era tentato di andare oltre, di stabilire, oltre che con la fotografia, un legame con i fotografi, simile a quello con i pittori, che da ormai trent'anni accorrono a Fighille ai primi di ottobre, immortalandolo sulle loro tele, a volte semplice sfondo, a volte vero e proprio soggetto. L'idea di un Concorso di Fotografia Extempore nasce proprio dall'incredibile esperienza della Extempore di Pittura, dalla volontà di ripeterla anche in un altro campo dell'arte, e magari di avvicinare due modi di vedere il mondo che ci circonda che molti, in base a una errata quanto diffusa convinzione, ritengono distanti e inconciliabili.
L'una disciplina antica, l'altra moderna, l'una più “interiore”, l'altra più a contatto con la realtà, esse sono sì diverse ma non antitetiche; e non è detto che una fotografia ben scattata sia dotata di minor soggettività di una tela. Abbiamo voluto significare tutto ciò anche attraverso la scelta della sede della mostra: il PiccoloMuseo, che accoglie le opere più importanti che hanno vinto il Premio di Pittura.
Così, quest'anno, ai pittori con tele e cavalletti si sono affiancati i fotografi con fotocamere e treppiedi; sensibilità e tecniche diverse, tutte però con lo stesso obiettivo di raffigurare il nostro piccolo paese e lo splendido ambiente in cui è incastonato, le sue storie, la sua gente; di trarre ispirazione dai ricordi ancora vivi delle tradizioni del passato, e dall'aria di una terra che la natura stessa ha voluto dedicare all'arte, con un sottosuolo ricco di argilla che le è valso il nome di “terra del vasaio”.
Sugli scatti, come sulle tele, sono impressi attimi di vita quotidiana, scorci di una natura bella ed evocativa, angoli dimenticati e senza tempo, volti che raccontano storie e vite vissute.
Il risultato è stato incoraggiante: il Concorso, alla sua prima edizione, ha visto una buona partecipazione di fotografi, ma soprattutto ha ricevuto un'accoglienza entusiasta da parte del pubblico, conquistato da quest'arte percepita come immediata, vicina, familiare, ma al tempo stesso in grado di suscitare profonde emozioni in chi vede, trasmettendo quelle dell'autore, facendo vedere attraverso il suo occhio e la sua sensibilità.
Quello piantato quest'anno è solo un seme, ma speriamo che, com'è accaduto con il Premio di Pittura, possa nascerne una pianta sana e forte, che possa arricchire ulteriormente una terra, la nostra, che sempre più può chiamarsi “terra dell'arte”.