mercoledì 22 febbraio 2012

Le ceramiche di Francesco Fantini


A dieci anni dalla sua mostra presso il Piccolomuseo di Fighille riproponiamo alcune immagini dei lavori in ceramica di Francesco Fantini noto artista tifernate. La mostra fu organizzata nel ciclo "Ceramica d'arte e argilla di Fighille" dedicato agli artisti che operavano con l'argilla del luogo particolarmente pregiata e adatta alla produzione di ceramica di alta qualità.


Cosi' ne parlava Michela Fiorucci nella presentazione alla mostra dell'ottobre 2002: "Fantini ama tutte le tecniche che richiedano la mediazione del gesto, il tempo suddivisivo in fasi, le fasi controllate. Queste terre di ogni colore con i loro segni e le loro  geometrie lineari, quasi graffite, per chi non lo sapesse, sono profondamente legate alla sua produzione fotografica e calcografica e a quel certo suo gusto ironico di rivisitare alcuni grandi della pittura, aggiungendo sempre la sua cifra personale, o un’autocitazione.

 
E’ con lo studio della tecnica fotografica, intrapreso nei primi anni novanta in Accademia, che Fantini avvia un’attività di intensa produzione e di ricerca culminata in una serie di “foto rubate”, intensi ritratti in bianco e nero ad oggi mai esposti che  trattiene presso di sé raggruppati in serie tematiche.
Dall’ingrandimento dei particolari, spinto fino a far dimenticare l’inquadratura iniziale, il punto di partenza, risultano forme astratte, che ama chiamare informali,  e che trasferisce anche nella produzione pittorica, calcografica, litografica e ceramica, restituendo il ricordo di una prospettiva o di una figura.

Fantini al lavoro nel suo laboratorio
Sempre nei primi anni novanta, mantenendosi in doppia produzione,  inizia a  sondare le potenzialità del tratto calcografico, utilizzando prevalentemente le tecniche di acquatinta e acquaforte, con l’utilizzo prevalente del berceau e  della maniera nera.
Quello che nella fotografia è scatto, sviluppo e stampa, nella tecniche calcografiche è idea compositiva, morsura e stampa e nella ceramica, che inizia ad utilizzare nel ’96, è modello, stampo, oggetto.
Fantini riesce con grande maestria a mantenere quel suo gusto raffinato per il segno, per il colore e per la scelta delle forme che gli deriva dall’uso di altre tecniche anche nella produzione ceramica, producendo oggetti di design seguiti personalmente in tutte le fasi della lavorazione.
Forme cicliche, città viste dall’alto, palazzi, percorsi, mappe, corpi stilizzati che trasforma in moduli ripetuti in varie dimensioni e orientamenti e ancora, memorie personali, oggetti d’uso, volti geometrici, ironie, colori, nero, rosso, bianco, azzurro.
Sono queste le idee compositive che Fantini espone in questa mostra, restituendo al visitatore la sua personale visione del mondo, mediata dalla tecnica che tra tutte ama di più."
Francesco Fantini ha frequentato l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia. Ha esposto in mostre collettive e personali a Città di Castello, Sansepolcro, Firenze. Vive e lavora a Città di Castellodove espone permanentemente in Via S. Francesco.
Ecco alcune foto della mostra a Fighille del 2002: