venerdì 11 ottobre 2013

Inaugurazione mostra I due Maneglia (1)

Si è svolto sabato 5 ottobre l'incontro con Enzo e Riccardo Maneglia per l'ianugurazione della loro mostra presso il piccolomuseo di Fighille. 
Dopo le presentazioni del presidente della ProLoco Giacomo Domini e il saluto del Sindaco di Citerna Giuliana Falaschi, il prof. Franco Ruinetti ha introdotti i temi della mostra.


Ecco uno stralcio del suo intervento:

"Prima di un paio di anni fa Maneglia non era mai stato in quest'angolo dell'universo. Poi ha disegnato l'Alta Valtiberina come un grande nido che abbraccia e protegge genti, animali, case sparse e paesi. 
Durante i suoi soggiorni a Fighille diceva di vivere un incantesimo. 
Gli pareva d'essere  tornato nelle lontananze della fanciullezza, in Turchia, sulle rive del Mar Nero. Risentiva i cori dei grilli cantare la stessa canzone nella loro unica lingua. Rivedeva sui campi folle di lucciole occhieggiare con le stelle, mentre dal minareto scendeva, ondeggiando come un'eco,  la voce del muezzin. Certamente la simpatia è stata reciproca. 
Infatti con la sua mostra alla Dogana Pontificia ha stabilito contatti, amicizia con molti. I giovani hanno conversato con lui come se lo conoscessero da sempre.  
Ha fatto la caricatura-ritratto a tante persone o personaggi di Fighille. Perché Maneglia è così, se uno ha la faccia espressiva o da amico gli scatta la voglia di farne uno schizzo per non dimenticarlo. E quegli appunti grafici riferiscono i soggetti a tutto tondo, con simpatia, acuta introspezione, senza correggere i difetti come fanno certi fotografi compiacenti, anzi mettendo alla berlina vezzi e vizi, sempre con un'intonazione effervescente di benevolenza. Così gli amici di vecchia data, ma anche nuovi e occasionali, strapazzati dal talento, diventano opera d'arte.  
Maneglia può sorprendere. 
La sua vocazione è quella dell'umorista e, in questo versante, va annoverato tra i più premiati in campo nazionale. Si distingue per l'eleganza, l'esattezza del segno. 
Non fa scivoloni nell'aggressività della satira, nella comicità grassa. Le sue espressioni grafiche o grafico pittoriche sono punture di spillo, non pizzicano perché non affondano, svegliano il solletico, accendono il sorriso. Divertendo chiamano a riflettere. Guardano i motivi da un altro punto di vista. 
Girano la frittata, vanno dall'altra parte della luna, non si accontentano dell'opinione corrente, in quanto l'umorista, pur con leggerezza, è un ribelle.
Diceva così Sigmund Freud. 
E ci vorrebbe coraggio per confutarlo"

 
Particolarmente apprezzato dal pubblico il libro-catalogo "Gli spilli di maneglia" appositamente creato per l'occasione.
La mostra continua fino al 13 ottobre !

Ecco alcune foto della giornata: