L'opera selezionata per questa settimana è dell'artista Mara Lautizi:
domenica 31 agosto 2014
sabato 30 agosto 2014
La fine dell'estate
Opera di Enzo Maneglia |
Te ne accorgi la sera, che l’estate sta scivolando via senza far rumore. Quando si rientra dalle vacanze, ci si fissa allo specchio, belli e
abbronzati, col mare negli occhi e la brezza marina tra i capelli, con
la speranza di aver intrappolato dentro se almeno un minimo di
quell’allegria e serenità che trasmette il mare, giusto così, giusto per
farsene una scorta durante l’inverno, quando le spalle e le braccia e
le gambe e le mani saranno coperte e soffocate da sciarpe, maniche e
guanti, quando i capelli perderanno quella brillantezza e lucentezza per
spegnersi all’opacità di cieli grigi e freddi, quando non basterà
alzare lo sguardo, chiudere gli occhi e lasciarsi accarezzare dal sole
che ci asciuga il sale addosso per sentirsi felici.
(di Erlinda Guida)
venerdì 29 agosto 2014
Premio FighilleArte 2014 - Comunicazione importante
Comunichiamo che sono stati spediti (via posta prioritaria) gli inviti cartacei al Premio A.Casi - FighilleArte 2014 del prossimo ottobre sulla base dell'indirizzario in nostro
possesso. Sono inoltre state inviate le copie via mail.
Siccome in passato è già capitato che alcuni inviti non fossero recapitati, invitiamo gli artisti che non lo ricevereanno entro qualche giorno a mettersi in contatto con la nostra associazione al n. 338-9770494 (Marcello) oppure farne richiesta alla nostra casella di posta elettronica: fighillearte@gmail.com.
Siccome in passato è già capitato che alcuni inviti non fossero recapitati, invitiamo gli artisti che non lo ricevereanno entro qualche giorno a mettersi in contatto con la nostra associazione al n. 338-9770494 (Marcello) oppure farne richiesta alla nostra casella di posta elettronica: fighillearte@gmail.com.
Concorsi di pittura 2014 - Risultati (27) / Legnano
Si è svolta nelle scorse settimane, dopo un'anno di pausa, l'edizione 2014 del concorso di pittura "Legnano Arte", giunto cosi' alla decima edizione. Importante come sempre la partecipazione degli artisti. La manifestazione si è svolta nella sede dell'Associazione Antonello da Messina di Legnano. Ecco la graduatoria dei premi principali:
1-TETTAMANTI MARIO
2-BARTOLOMEO SPANO'
3-SERASI AUGUSTO
4-CICERI DONATO
5-CALATA ANNA
2-BARTOLOMEO SPANO'
3-SERASI AUGUSTO
4-CICERI DONATO
5-CALATA ANNA
giovedì 28 agosto 2014
Visti al museo (93) - Mastrantoni
L'artista Gianni Mastrantoni,
ormai da tanti anni presente nel Piccolomuseo di Fighille, è protagonista di una importante mostra personale a San Felice Circeo. Ecco alcune foto:
mercoledì 27 agosto 2014
Visti al museo (92) - Puletti
Si segnala la presenza dell'artista Tonino Puletti, fra i protagonisti del Piccolomuseo di Fighille, alla importante manifestazione d'arte in corso di svolgimento presso il Museo Archeologico di Accadia (Foggia) avente per titolo MADRE TERRA - TERRA MADRE.
martedì 26 agosto 2014
lunedì 25 agosto 2014
Gli spilli di maneglia (101)
Dopo i fasti delle scorse edizioni e le scorie dell'era-Formigoni parte a Rimini un nuovo meeting....
domenica 24 agosto 2014
sabato 23 agosto 2014
venerdì 22 agosto 2014
Togliatti visto da Man...
Ricorrono 50 anni dalla morte di Palmiro Togliatti, cofondatore con Antonio Gramsci del Partito comunista italiano. Cosi' lo ricorda Maneglia in questo omaggio grafico risalente agli anni'60.
Omaggio a Bardeggia - CAPITOLO 18
CAPITOLO 18
La fondazione del piccolomuseo di Fighille
In preparazione alla mostra della primavera 2002 presso il Santuario di Petriolo, ci recammo a visitare lo studio di Bardeggia a Case Badioli di Gabicce Mare.
Ci accompagnava come sempre l'amico Franco Ruinetti.
Bardeggia abitava lungo la statale in una bella villetta su due piani con un giardino sul retro. Il piano terra era interamente dedicato al suo studio che traboccava di opere. Alle pareti i capolavori di qualche anno prima.
Ci fece accomodare in un salottino che dava sul giardino, in mezzo alle sue opere. Ci offrì delle caramelle mentre continuava a parlare.
Ogni tanto Franco interveniva e rilanciava il discorso su alcuni aspetti della sua arte di cui anche lui era innamorato. Noi c’è ne stavamo lì ad ascoltare, incantati dal personaggio, mentre Damoris approfittava per scattare alcune foto ricordo.
Ci accompagnava come sempre l'amico Franco Ruinetti.
Bardeggia abitava lungo la statale in una bella villetta su due piani con un giardino sul retro. Il piano terra era interamente dedicato al suo studio che traboccava di opere. Alle pareti i capolavori di qualche anno prima.
Ci fece accomodare in un salottino che dava sul giardino, in mezzo alle sue opere. Ci offrì delle caramelle mentre continuava a parlare.
Ogni tanto Franco interveniva e rilanciava il discorso su alcuni aspetti della sua arte di cui anche lui era innamorato. Noi c’è ne stavamo lì ad ascoltare, incantati dal personaggio, mentre Damoris approfittava per scattare alcune foto ricordo.
in visita alla studio di Bardeggia |
in visita alla studio di Bardeggia |
Poi, sul finire della serata, con il suo solito garbato modo di fare, Franco butto là una proposta:
“Di’ Guerrino ma lo sai che questi ragazzi vogliono fondare un museo a Fighille?”
“Un museo? E dove lo fanno? C’è lo spazio adatto?”
“Pensano
di usare la vecchia Dogana Pontificia. Non è messa benissimo ma con un
po’ di pazienza e qualche lavoro potrebbe diventare una bella galleria
d’arte”
“L’idea
mi sembra bella. Però se ci aveste pensato prima……. dopo tutti questi
anni che fate il concorso, oggi avreste avuto una galleria con pezzi di
gran valore. Io ho già delle mie opere nel museo di….”
E
iniziò a raccontare della infinita schiera di collezioni pubbliche e
private che già all’epoca accoglievano le sue opere, aprendo
continuamente nuovi filoni del discorso, come amava fare.
Dopo un po’ allora Franco lo punzecchiò di nuovo:
“Fondare
un museo dal niente è un po’ arduo. Anche convincere gli artisti non
sarà facile. Certo che se il primo a donare un’opera fosse Bardeggia………”
Guerrino, guardandolo con quel suo occhio svelto e con un sorriso sotto i labbri, ribatté subito:
“Tu
Franco sai bene quanto io sia legato a Fighille. Per questo e anche
perché penso che ai giovani che amano l’arte bisogna dare una mano, io
non mi tirerò indietro. La prima opera del vostro museo sarà di
Bardeggia e la sceglierete voi fra quelle che porteremo per Pasqua a
Petriolo. Così vi ricorderete per sempre di me che sono stato il primo! E
vedrete che dopo di me ne verranno molti altri…..”
Ci
alzammo da quel salottino convinti di aver messo una prima pietra
importante e felici di aver conosciuto questo gran personaggio. Ci fu
ancora il tempo di vederlo qualche attimo al lavoro mentre incideva
delle mattonelle in ceramica.
Era
ormai il tramonto quando salutammo Bardeggia. Dopo una cena al
ristorante “Il Gufo” di Rimini facemmo rotta verso casa.
Nei mesi seguenti seguirono altri contatti ed altri incontri per organizzare la mostra al Santuario che si svolse in due settimane a partire dal 23 marzo 2002 con una grande partecipazione di pubblico.
L’ultimo giorno, mantenendo fede alla sua promessa, mentre stavamo cominciando ad impacchettare le opere per il viaggio di ritorno, Bardeggia si avvicinò e ci invitò a sceglierne una. Non fu facile e un po’ dovemmo insistere perché a qualcuna era particolarmente legato e non se ne voleva separare. Ma alla fine cedette e ci consegnò proprio una delle sue preferite.
Il quel momento nasceva il piccolomuseo di Fighille.
Era il 7 aprile 2002.
Nei mesi seguenti seguirono altri contatti ed altri incontri per organizzare la mostra al Santuario che si svolse in due settimane a partire dal 23 marzo 2002 con una grande partecipazione di pubblico.
L’ultimo giorno, mantenendo fede alla sua promessa, mentre stavamo cominciando ad impacchettare le opere per il viaggio di ritorno, Bardeggia si avvicinò e ci invitò a sceglierne una. Non fu facile e un po’ dovemmo insistere perché a qualcuna era particolarmente legato e non se ne voleva separare. Ma alla fine cedette e ci consegnò proprio una delle sue preferite.
Il quel momento nasceva il piccolomuseo di Fighille.
Era il 7 aprile 2002.
al termine della mostra le opere pronte per la spedizione |
Bardeggia con Alessandro Capacci mentre viene scelta l'opera per il Piccolomuseo |
l'opera scelta per la fondazione del Piccolomuseo di Fighille |
l'opera oggi in esposizione al Piccolomuseo di Fighille |
l'opera oggi in esposizione al Piccolomuseo di Fighille |
un dettaglio dell'opera |
un dettaglio dell'opera |
un dettaglio dell'opera |
giovedì 21 agosto 2014
Omaggio a Bardeggia - CAPITOLO 17
CAPITOLO 17
La mostra al Santuario di Petriolo
Forte di un legame ormai ventennale la nostra associazione decise di dedicare a Guerrino Bardeggia una grande mostra personale presso il Santuario di Petriolo nella primavera del 2002. Si svolse con esattezza nel periodo 23 marzo - 7 aprile 2002. Il titolo scelto fu: GUERRINO BARDEGGIA - I COLORI DEL SACRO.
Fissammo l’appuntamento per telefono, durante le feste natalizie del 2001.
Franco Ruinetti gli anticipò l’idea e trovò l’artista entusiasta, tanto che la nostra telefonata servì soltanto a stabilire la data del viaggio verso il mare.
Nel febbraio del 2002, partimmo, subito dopo pranzo, con un’ampia delegazione da Fighille. Franco ci aspettava a Riccione e da lì proseguimmo per Gabicce. Arrivammo a pomeriggio inoltrato.
Bardeggia abitava lungo la statale in una bella villetta su due piani con un giardino sul retro. Il piano terra era interamente dedicato al suo studio che traboccava di opere. Alle pareti i capolavori di qualche anno prima. Ogni quadro una scoperta e la sensazione che fosse più bello del precedente. Bardeggia ci aspettava con ansia e lo trovammo come c’è lo aveva descritto Americo, suo amico di vecchia data: un fiume in piena che sarebbe stato ore a parlarti del suo lavoro, a spiegarti le sue idee, a raccontarti le sue emozioni.
Una persona da ascoltare.
La sua voce era già roca, fiaccata dalla malattia con cui aveva a lungo combattuto. Il suo animo invece era forte e fiero come sempre.
Ci fece accomodare in un salottino che dava sul giardino, in mezzo alle sue opere.
Ci offrì delle caramelle mentre continuava a parlare.
Ogni tanto Franco interveniva e rilanciava il discorso su alcuni aspetti della sua arte di cui anche lui era innamorato. Noi c’è ne stavamo lì ad ascoltare, incantati dal personaggio, mentre Damoris approfittava per scattare alcune foto ricordo.
Definimmo tutti i dettagli della mostra: dal titolo alle date, dal catalogo per i visitatori alle opere da esporre. Le scegliemmo una ad una pensando anche a come collocarle nell’ampio spazio del Santuario.
Nei mesi seguenti seguirono altri contatti ed altri incontri per organizzare la mostra al Santuario che si svolse in due settimane a partire dal 23 marzo 2002 con una grande partecipazione di pubblico.
Franco Ruinetti gli anticipò l’idea e trovò l’artista entusiasta, tanto che la nostra telefonata servì soltanto a stabilire la data del viaggio verso il mare.
Nel febbraio del 2002, partimmo, subito dopo pranzo, con un’ampia delegazione da Fighille. Franco ci aspettava a Riccione e da lì proseguimmo per Gabicce. Arrivammo a pomeriggio inoltrato.
Bardeggia abitava lungo la statale in una bella villetta su due piani con un giardino sul retro. Il piano terra era interamente dedicato al suo studio che traboccava di opere. Alle pareti i capolavori di qualche anno prima. Ogni quadro una scoperta e la sensazione che fosse più bello del precedente. Bardeggia ci aspettava con ansia e lo trovammo come c’è lo aveva descritto Americo, suo amico di vecchia data: un fiume in piena che sarebbe stato ore a parlarti del suo lavoro, a spiegarti le sue idee, a raccontarti le sue emozioni.
Una persona da ascoltare.
La sua voce era già roca, fiaccata dalla malattia con cui aveva a lungo combattuto. Il suo animo invece era forte e fiero come sempre.
Ci fece accomodare in un salottino che dava sul giardino, in mezzo alle sue opere.
Ci offrì delle caramelle mentre continuava a parlare.
Ogni tanto Franco interveniva e rilanciava il discorso su alcuni aspetti della sua arte di cui anche lui era innamorato. Noi c’è ne stavamo lì ad ascoltare, incantati dal personaggio, mentre Damoris approfittava per scattare alcune foto ricordo.
Definimmo tutti i dettagli della mostra: dal titolo alle date, dal catalogo per i visitatori alle opere da esporre. Le scegliemmo una ad una pensando anche a come collocarle nell’ampio spazio del Santuario.
Nei mesi seguenti seguirono altri contatti ed altri incontri per organizzare la mostra al Santuario che si svolse in due settimane a partire dal 23 marzo 2002 con una grande partecipazione di pubblico.
il volume sulla mostra |
in visita con Bardeggia alla Chiesa di San Benedetto a Cattolica |
Bardeggia con Ruinetti durante l'allestimento della mostra |
il Vescovo Ronchi inaugura la mostra |
Bardeggia con alcuni organizzatori |
fasi dalla cerimonia di inaugurazione |
le opere di Bardeggia esposte all'esterno del Santuario in un giorno di sole |
le opere di Bardeggia esposte all'esterno del Santuario in un giorno di sole |
la mostra |
la mostra |
le opere di Bardeggia esposte all'esterno del Santuario in un giorno di sole |
lettura di poesie di Bardeggia |
Bardeggia all'inaugurazione |
Bardeggia con il Maresciallo Casini |
Bardeggia con il Vescovo e Don Giuseppe Fiorucci, parroco di Petriolo |
la mostra |
opera in esposizione |
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